domenica 15 gennaio 2012

Il tramezzino del futuro

Prendo spunto da un tweet di una tizia che seguo (se leggerai non offenderti per il "tizia", è per utilizzare un linguaggio che un'altra tizia ha definito brillante...) che recitava "Avrei voglia di un tramezzino tonno e olive o tonno e cipolline, mal che vada accetto anche un bresaola rucola e grana". Insomma penso che il tramezzino standard sia un concetto un po'troppo datato; no il pane poroso e colloso che si imbeve di tutti i liquidi di quello che ci metti dentro... Il pomodoro, per esempio. Prendiamo un tramezzino col pomodoro, quanto pensate possa durare integro? Per esperienza manco il tempo di sollevarlo dal piattino senza contare che inoltre vi si attacca tutta la carta. Il tramezzino coi gamberi; va da sè che non possiamo metterci dentro solo i gamberetti allora bisogna far la crema per legare (che non so di cosa sia fatta...) ma che va altrettanto da sè che appena mordi il tramezzino, 6/9 (sei noni...) della farcitura del tramezzino cade e chiamando in causa la legge di Murphy, alla quale peraltro non credo in quanto pessimista cosmico, finisce sicuramente sulla maglia. Ad ogni modo su qualche superficie dalla quale non potrete rimangiarla. Rimanendo così senza pranzo. E poi ci sono i tramezzini delle feste; quelli che non riesci a mandare giù nemmeno se bevi tutta la bottiglia di Fanta che trovi vicino ai tramezzini perchè sono asciutti e soprattutto vuoti come il cervello di Scilipoti. Ora come sia fatto il tramezzino del futuro non lo so. Ma vorrei che si chiamasse "tram'zeeno" cosicchè io vado nei paesi dove non conoscono il tramezzino e gli dico "Oooooone traaaam'zeeeeeenooooooo", pronunciato sguaiatamente "Uaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaan trammmmmmsssssssiiiiinooooou" come quando vai a chiedere un cappuccino, detto anche "Cap'ceeno" e lo chiedi sguaiatamente con "Ooooooooone caaaaaaaaap'ceeeeeeeenoooo". Si vabè ti rideranno pure addosso ma ben' o male qualcosa mangi.

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