domenica 15 gennaio 2012

Il concetto del cazzo finto

E' sabato mattina, ti svegli e ti viene proposto di andare al centro commerciale in Slovenia. Ma che bello! Ok, andiamoci! Totalmente ignaro ovviamente di quello che ti sta per succedere. E cercate di capirmi, mentre scrivo questo post sto installando Linux sul pc della madre del ragazzo di mia sorella, capitemi... E dunque quando arrivi al centro commerciale in Slovenia non puoi - per principio eh? - non ci puoi arrivare prima di mezzogiorno e mezza. Ma visto che devi mangiare tanto fa: iniziamo con un bel "Menu 1" che consta di 2 bei würstel, patate e spinaci in crema. Ora non voglio fare il pignolo; non posso però negare che tutto ciò lasci presagire... Ma poi le cose te le di mentichi; e certo perchè intanto non ci pensi visto che in un centro commerciale, certo, c'è OVS. C'è HM (e modestamente posso pure permettermelo...), ci sono anche tutti quei negozi che vendono roba di dubbio gusto, roba di questo genere: robaccia di dubbio gusto. E c'è anche il negozio di animali. Ma di quei negozi seri, che vendono serpenti a forma di ramo, insetti fatti a foglia, criceti che sembrano la reincarnazione di John Lennon, conigli snob e pappagalli che si comportano come gatti. Ti ci diverti al negozio di animali a vedere come i pesci non hanno capito che il vetro dell'acquario esiste (poveri, io parlo, faccio il finto insensibile ma mi fanno una pena bestia...), ti diverti a grattare il collo del pappagallo che se smetti pure protesta, questo. Ed è a questo punto, ignaro di quello che ti sta per accadere che mentre guardi una tartaruga che si sta facendo grossa ai tuoi occhi una voce conosciuta riecheggia: "Ehi! Andiamo a vedere i cazzi finti!". Per un attimo ci rimani così, manco ci pensi. Poi vedi che mentre tu stai ammirando un ragno di questo tipo, eccolo, e so pure che dato che so' aracnofobico sta notte mi sognerò ste cose..., insomma vedi che le persone si stanno accalcando verso l'uscita come prima i pesci si stavano accalcando sul vetro dell'acquario. Ma che è?! E ti accorgi che all'entrata del centro commerciale; all'entrata, sì, ma fuori, c'è un sexy shop [ ˈseksɪ/ /ʃɒp/ ].
C'è una frase di Raoul Duke in "Paura e delirio a Las Vegas" che dice: "Il circo Bazooko è tutto quello che il mondo alla moda sarebbe al sabato sera se i tedeschi avessero vinto la guerra, è il Sesto Reich."; non posso che asserire che un sexy shop, nel suo piccolo può essere assimilabile al Circo Bazooko. Ed entri e capisci che l'amore non esiste, manco quello trasgressivo. Soprattutto quando percepisci una domanda del genere "Mi dica approssimativamente qual è la dimensione...", e quando vedi che la gente ormai ci va come fosse la Standa, la Upim, l'OVS o un negozio di quelli dei centri commerciali, quelli che vendono la robaccia di dubbio gusto. Forse un po'più utile.

1 commento:

  1. Cossa te se spetavi de trovar fora da un posto che se ciama CULANDIA?

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